studentati
Il manifesto
Gli ex mercati generali cambiano volto: nel piano, deciso dal concessionario e accettato dal comune, uno studentato con canoni fino a 1.050 euro, “amenities incluse”. Senza adeguare i servizi.
Il manifesto
I dati diffusi da Immobiliare.it Insights sui prezzi degli annunci per stanze nelle principali città in Italia confermano che l’emergenza abitativa degli studenti non accenna a diminuire.
Lavoce.info
La decurtazione dalla terza rata del Pnrr di 287 milioni destinati a nuovi alloggi universitari conferma i dubbi sull’affidare ai privati la tutela del diritto allo studio. Eppure, il governo non cambia strategia neanche per la seconda fase della misura.
Il manifesto
Firenze La città è sempre più esclusiva anche per l’apertura di studentati privati come quelli dei marchi Camplus e The Student Hotel che applicano canoni più alti di quelli di mercato.
Il manifesto, 22 luglio 2023 Pur di non finanziare gli enti pubblici il governo ha regalato milioni di euro del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) a gestori di studentati privati che applicano canoni più alti di quelli di mercato. Se l’obiettivo di realizzare 7.500 nuovi posti con due bandi del 2022 è fallito, molti di quei fondi sono stati…
Il manifesto
La cabina di regia ammette l’errore sulla tranche che riguarda le residenze universitarie. Ma la toppa è un trucco contabile.
Il manifesto
Ai privati la maggior parte dei soldi stanziati dal Pnrr. Senza vincoli sui canoni (altissimi) e sulla destinazione.
Il manifesto
Il tema della residenzialità studentesca a Venezia è stato al centro di una ricerca, inedita e importante, portata avanti da due dottorande dell’università Iuav
Jacobin Italia
L’attacco di interessi privati alle risorse pubbliche per il diritto alla casa e allo studio si manifesta nel linguaggio del Pnrr e dei suoi decreti attuativi, con la comparsa di nuove definizioni e di dati che non tornano.
Il manifesto
L’inchiesta sul “cohousing universitario” nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): “L’assicurazione della ministra sul 20% dei posti cofinanziati non è verificabile”.