casa
ARK, numero 55 | OSPITALITA’
Alcuni anni fa, mentre aspettavo un treno alla stazione di Genova, ho ascoltato alla radio un giovane e noto filosofo italiano dire che «in futuro cambieremo case come cambieremo vestiti». Ho strabuzzato gli occhi. Sostanzialmente, infatti, il nostro stava dicendo che l’accesso alla casa non sarà più un problema, e che della proprietà non ce ne importerà un fico secco. Fantastico, ho pensato.
in Casa a Prima Vista, n. 28 Jacobin Italia, settembre 2025
L’irruzione dei colossi digitali nel mercato immobiliare e in quello degli affitti ha sconvolto il mercato e ridisegnato le città, non soltanto nelle zone che attraggono turisti. E dal basso spuntano le prime forme di conflitto.
Valentina Ciannamea, Rame
In Italia la casa è spesso vista soprattutto come un investimento o un bene di mercato, più che come un diritto fondamentale. Sarah Gainsforth, in “L’Italia senza casa”, analizza come negli ultimi trent’anni questa prospettiva abbia cambiato il ruolo della casa e portato a una crescente emergenza abitativa.
Giacomo Giossi, Rolling Stone Italia
Abbiamo intervistato una delle più autorevoli e prolifiche voci sul diritto all’abitare degli ultimi anni, per capire da dove sono cominciati i nostri guai con le nostre case. E, come sempre, si deve andare indietro nel tempo.
Se avete recentemente cercato una casa da acquistare o da affittare, vi sarete accorti dell’aumento dei prezzi o della scarsità di abitazioni disponibili nei centri storici, a fronte di un loro sempre maggiore utilizzo a scopo turistico. Del resto, come dimostra la giornalista Sarah Gainsforth (L’Italia senza casa), la casa non è più (soltanto) un luogo in cui vivere, ma…
di Giacomo Giossi, Domani, 19 agosto 2025
Spesso diciamo che ‘non ci sono più politiche per la casa’. In realtà è molto peggio di così: la politica non è scomparsa, ha cambiato obiettivo. Da strumento di garanzia dell’interesse collettivo, la politica è diventata sussidiaria di interessi privati, di mercato, finanziari. Ed è questo il motivo del ritorno della questione abitativa: alle politiche di stampo keynesiano si sono sostituite politiche neoliberiste che hanno promosso un nuovo modello non di produzione ma di estrazione di ricchezza, di estrazione di rendita attraverso l’attività edilizia e immobiliare, trasformando la casa in merce e le città in prodotti finanziari. É questo il ‘modello Milano’: una questione politica, prima che giudiziaria.
Il manifesto
Gli ex mercati generali cambiano volto: nel piano, deciso dal concessionario e accettato dal comune, uno studentato con canoni fino a 1.050 euro, “amenities incluse”. Senza adeguare i servizi.
Lucy sulla cultura
Pur con 10 milioni di case vuote, l’Italia vive una profonda crisi abitativa, acuita da anni di politiche speculative; oggi, persino avere una casa ereditata non è più garanzia contro la povertà. Come uscirne?
Contrariamente a quanto si ripete da decenni, gli investimenti immobiliari privati e la spesa turistica non ‘gocciolano’ sul territorio. Accade in realtà il contrario: è la ricchezza del territorio che viene estratta e accentrata grazie all’attività edilizia e al turismo. Quel che si sta producendo è un’economia povera, coloniale. Ne ho parlato a Brescia, in occasione della presentazione di L’Italia…
Nella puntata ‘Una casa per tutti’, il 4 maggio 2025, Presa Diretta ha raccontato l’emergenza abitativa in Italia, alimentata anche da un’offerta di stanze a prezzi molto alti in studentati privati pagati con i fondi del Pnrr. Ne ho parlato in studio, a partire dal mio L’Italia senza casa (Laterza, 2025).