Una mappa delle nuove costruzioni del quartiere
Roma Today, 31 ottobre 2017
A San Lorenzo i palazzi spuntano come funghi. Sono 11 i cantieri attualmente attivi o conclusi dove si tirano su nuove case nell’area tra la Tiburtina, il Verano, le Mura e lo Scalo. Tra permessi a costruire, denunce di inizio lavoro, segnalazioni certificate di inizio lavori e trasformazioni con procedura Piano Casa, le situazioni di trasformazione di iniziativa privata censite dal Municipio nel 2014 erano 21. A queste si sommavano le tre aree di intervento pubblico: il recupero del rudere in Via Tiburtina per la costruzione della “Casa della Memoria”, progetto fortemente voluto dall’A.N.P.I, mai partito: la ristrutturazione dell’ex centro meccanografico per la nuova sede dell’Università, che sembrerebbe quasi concluso, e il parcheggio con piscina nell’ex campo sportivo in Via de Lollis, fermo.
Se i progetti pubblici non sono mai partiti, quelli di iniziativa privata proliferano. Dal censimento del 2014 sono stati rilasciati nuovi permessi a costruire e al momento non si conosce il numero delle richieste presentate allo scadere dei termini del Piano Casa, a fine maggio scorso.
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In Via de Lollis 12 è in costruzione un edificio di 10 piani per 123 appartamenti, con tre piani di parcheggi interrati. La proposta del Gruppo Barletta è per bilocali di 50 mq a 450.000 euro, bilocali di 60 mq a 597.000 euro, e trilocali di 90 mq euro a 770.00. Perché, recita il sito, “Vivere a Roma è un privilegio. San Lorenzo è uno dei quartieri più evocativi della città, qui si vive a piedi perché è vicino a tutto ciò che conta: università, stazioni, ospedali, uffici”, insomma i servizi pubblici, che non brillano certo per efficienza.
In Via de Lollis 10 sono in corso lavori di ristrutturazione e svuotamento interno dell’edificio, per la realizzazione di appartamenti o un albergo, secondo i residenti.
In Via dei Reti all’angolo con Via dei Piceni sono in costruzione bilocali di 38 mq, in vendita a 220.000 euro, a seguito di ritrovamenti di resti archeologici, in un vuoto del bombardamento.
Sempre in Via dei Reti 23, dove c’era il locale “Sotto casa di Andrea”, è partito il cantiere per demolizione e ricostruzione di un edificio residenziale, procedura avviata con Piano Casa.
Il capannone abbandonato in Via dei Reti 15, un tempo sede di Esc Atelier, è in attesa di rigenerazione. Voci di quartiere parlavano di un progetto per un supermercato.
In Via dei Sabelli pur di costruire nuove case è stata demolita la ex-Fonderia Bastianelli, manufatto storico del 1909 censito dalla Carta della Qualità. Dopo la demolizione è arrivata la sentenza del TAR che dava ragione ai cittadini: bloccato il cantiere. Il danno è fatto: distrutto un pezzo di storia del quartiere, la demolizione ha anche lesionato il palazzo confinante dove sono gli stessi inquilini a dover pagare il monitoraggio delle crepe. Lo scavo per le fondamenta ha poi intercettato una falda acquifera.
In Via dei Sabelli 201 è terminata la costruzione di nuovi appartamenti, non tutti acquistati, al posto di una rimessa.
La ex Dogana di San Lorenzo attende la sua rigenerazione urbana, dopo il ritiro di Esselunga che ha poi aperto sulla Prenestina dopo le proteste contro il progetto di centro commerciale dei cittadini della Libera Repubblica di San Lorenzo. Qui una società olandese è interessta a realizzare uno studentato privato. Nel rendering del progetto lo studentato appare come una grande nave, una specie di Arca di Noè con a bordo animali e studenti, una strana concezione di San Lorenzo.
Alla storia del quartiere è invece dedicata una intera pagina del sito-vetrina per le nuove case in costruzione proprio lì di fronte, in Via dello Scalo San Lorenzo 13, dove è spuntata una palazzina di 12 appartamenti. Per residenza Greenlife San Lorenzo è “Ombelico culturale di Roma”, ma se l’atmosfera del quartiere fa parte del pacchetto, la società si dimentica di dire che il palazzo sorge accanto a una pompa di benzina.
Nell’area di Via dei Lucani, ex-area artigiana del quartiere, insiste un progetto di “loft”. La proprietà dell’ara, Sabelli Trading, è il maggior debitore del crac di Banca Marche.
A proposito di soggetti ambigui, In piazzale del Verano è in corso un intervento di demolizione e ricostruzione di appartamenti. La società, Borgo San Giorgio srl, era partecipata da un imprenditore condannato per associazione a delinquere, furto, ricettazione, falso, abuso di attività finanziarie, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza: per la procura di Trani avrebbe accumulato un patrimonio di 120 milioni di euro grazie ad affari illeciti.
In Via dei Sardi era in corso la costruzione di una palazzina dentro un cortile interno. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dalla magistratura, dopo la denuncia dei residenti.
In via dei Liguri si costruisce un palazzo tra due esistenti con un interventi di sostituzione edilizia: da magazzino a palazzo di 8 piani. Stessa situazione in Via dei Bruzi.
Secondo le agenzie immobiliari locali però il nuovo non va e il lusso non vende. Se i servizi pubblici e le prerogative di un quartiere vitale dovrebbero attrarre investitori, i servizi a San Lorenzo languono e la vitalità è diventata un problema. Manca una regia pubblica della trasformazione che assicuri l’equilibrio tra le funzioni (residenziale, commerciale, culturale ecc.) del quartiere. Regia che non sembra prossima ad attivarsi se, come lamentano i comitati, del Progetto Urbano San Lorenzo si sono perse le tracce negli uffici comunali. Il piano pubblico partecipato per la ridefinizione complessiva del quartiere, iniziato nel lontano 2004, ha attraversato varie tappe, tra incontri tematici e proposte dei cittadini, per la redazione dello Schema di Assetto Preliminare, fino al 2014. Poi, il nulla.
