Nasce il Social Forum dell’Abitare

Casa, Margini, Resistenze

Bologna, 18-20 aprile

Programma

Giovedì 18 aprile

18.00 – Da Bologna verso la dimensione nazionale, momento dedicato alle realtà bolognesi

Venerdì 19 aprile

10:00 – Accoglienza partecipantɜ

11:00 – Introduzione e saluti istituzionali con Emily Clancy, vicesindaca di Bologna

11:20 –Presentazione del percorso e del documento di apertura

12.00 – Plenaria con interventi di esperti, moderata dal giornalista Pietro Barabino

  • Alessandro Coppola – Urbanista
  • Laura Fregolent – Urbanista
  • Sarah Gainsforth – Giornalista
  • Bertram Niessen – Sociologo

13:30 –Pausa pranzo

14:30 – Sessioni di lavoro con divisione in gruppi

  • Ritorno a casa: cambiare le priorità del diritto all’abitare (dimensione nazionale)
  • Piazza grande. Giù le mani dalle città! Abitare i territori (dimensione locale)
  • Casa mia, casa tua. Inventare il presente per costruire il futuro (sperimentazioni)

Sabato 20 aprile

9:30 – L’anno che verrò, plenaria di chiusura:

  • Restituzione dei lavori del giorno precedente
  • Dal documento di lancio alla piattaforma di Bologna: per cambiare l’ordine delle cose
  • Le reti territoriali del Social Forum
  • Costruzione di un’agenda condivisa e nuove iniziative.

Verso un SOCIAL FORUM dell’ABITARE

In tutta Europa sempre più persone faticano a trovare una casa a prezzi accessibili o vivono una
condizione abitativa precaria o informale. Se fino a poco tempo fa era un problema di alcuni paesi,
spesso limitato ad alcune fasce di popolazione marginale, ora si è esteso a tutto il continente, alle prese
con la più grave crisi abitativa degli ultimi decenni.
Le città, soprattutto le grandi metropoli, sono il teatro di questa crisi che nel nostro paese assume i
caratteri di una crisi sociale vera e propria investendo diverse dimensioni dell’abitare interconnesse tra
loro: crisi dei rapporti sociali, aggravato dal progressivo aumento delle distanze tra ricchi e poveri e
gravi conseguenze in termini di accesso al reddito, al welfare, all’istruzione e alla sanità; crisi dello
spazio urbano, che consolida le diseguaglianze spaziali attraverso effetti di esclusione sulla base del
reddito; e crisi ambientale di cui i poveri e i vulnerabili sono vittime due volte: perché gli effetti del
cambiamento climatico sono più distruttive su chi è più fragile, perché le politiche di contrasto non sono
costruite a partire dai loro bisogni.
Non è la prima volta che il mondo occidentale è attraversato da una forte ed evidente crisi urbana che
si è sempre manifestata nei momenti di passaggio di carattere epocale, diventandone al tempo stesso
causa oltre che effetto. Come ogni crisi anche questa porta con sé una riorganizzazione spaziale, nuovi
rapporti sociali e nuovi assetti urbani con profondi effetti sul sistema del welfare abitativo. Come ogni
crisi anche questa produce un contro-movimento che immagina ed opera per una diversa idea di città e
dell’abitare, nata spesso da esperienze liminali, di confine e di resistenza o da sensibilità sociali che
tessono con pazienza le trame di un modello urbano sostenibile a livello sociale ed ambientale.
La città che verrà sarà il risultato di questo confronto-scontro che allo stato attuale è fortemente
sbilanciato dal lato della rendita finanziaria e immobiliare e dalla sua narrazione che egemonizza il
dibattito politico. Per questo motivo è quanto mai necessario che attorno all’idea di ri-abitare le città
si consolidi uno spazio di discussione, proposta e azione collettiva che abbia l’obiettivo di riportare al
centro del discorso pubblico l’insostenibilità delle condizione abitativa di milioni di persone, con
l’ambizione di cambiare l’ordine delle cose.
Con questa intenzione decine di esperienze territoriali, sindacali, ambientali, associative e della
cooperazione sociale, insieme a ricercatori universitari, esperti e singoli cittadini, si sono incontrate a
Roma il 20 e 21 Ottobre 2023 negli spazi di SpinTimeLabs – Cantiere di rigenerazione urbana per
provare a costruire una visione nuova dell’abitare che risponda a tutte le problematiche e i nuovi bisogni
generati dalla crisi abitativa. Le note che seguono rappresentano quanto emerso da questo confronto
che ha raccolto anche successive adesioni e stimoli, diventando la base minima attorno a cui realizzare
un incontro nazionale a Bologna il 18-19-20 Aprile 2024 aperto al contributo di chiunque condivida
la necessità di un nuovo diritto all’abitare.

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Sarah Gainsforth

Sarah Gainsforth è saggista e giornalista freelance, scrive di casa e abitare, di turismo e gentrificazione, di politiche abitative e di trasformazioni urbane. Collabora con Internazionale e Il Manifesto. Il suo ultimo libro è L’Italia Senza casa, Politiche abitative per non morire di rendita (Laterza, 2025). Vive e lavora tra Roma e Goriano Valli.