Il governo italiano abbandona un pezzo di paese

Sono intervenuta a Il Mondo, il podcast di Internazionale, sul tema delle aree interne che il governo ha decretato essere in una fase di declino demografico ‘irreversibile’ e che quindi dovranno essere accompagnate nel processo di spopolamento, come se questo fosse naturale e irreversibile, un dato di fatto, e non invece l’esito di precise scelte politiche che negli ultimi decenni hanno accentrato le risorse nei poli urbani, in alcune città, tagliando i servizi essenziali in altre, secondo una logica per cui investire in alcuni poli avrebbe beneficiato tutti.

Quello che più mi colpisce, e che il Piano del governo dice, è che lo spopolamento e il declino demografico è un dato nazionale: le aree interne sono lo specchio di un processo, qui più estremo, che riguarda tutto il Paese. Non avere un’idea politica su come affrontare questo processo è esattamente il problema. Ed è proprio nelle aree interne che questo processo si sta invece affrontando, nei piccoli comuni che inventano progetti, sperimentano modi di abitare a partire dall’offerta di spazi e servizi, che offrono nuove opportunità a giovani espulsi da città privatizzate, che praticano nuovi modelli di sviluppo, alternativi a quelli che continuano a produrre divari sociali e territoriali.

Sono queste politiche che andrebbero accompagnate – e come al solito non è un problema di fondi, basta guardare a quelli spesi per progetti turistici come impianti di risalita dove non nevica più in queste stesse aree.

É proprio a partire dalle ‘aree interne’ che sta crescendo la consapevolezza che territori e processi non sono isolati ma sono interconnessi, sono in relazione, che le città non sarebbero (e non sono) ‘locomotive’ della crescita senza le risorse delle aree interne. Come hanno scritto alcuni sindaci abruzzesi, «lo spopolamento non è un processo irreversibile, ma una sfida politica e culturale. E come ogni sfida, può essere affrontata e vinta – a condizione che si agisca con visione, risorse e coraggio».

Qui il link per ascoltare la puntata.

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Sarah Gainsforth

Sarah Gainsforth è saggista e giornalista freelance, scrive di casa e abitare, di turismo e gentrificazione, di politiche abitative e di trasformazioni urbane. Collabora con Internazionale e Il Manifesto. Il suo ultimo libro è L’Italia Senza casa, Politiche abitative per non morire di rendita (Laterza, 2025). Vive e lavora tra Roma e Goriano Valli.