Airbnb città merce

Airbnb città merce. Storie di resistenza alla gentrificazione digitale. Derive Approdi, 2019

Airbnb è ad oggi la principale success story  del capitalismo delle piattaforme e dell’ideologia neoliberale e startuppara, secondo cui ognuno è l’imprenditore di se stesso. Tuttavia questa retorica occulta il semplice fatto che le piattaforme hanno trovato il modo di mercificare sempre nuove risorse, ampliando la sfera di ciò che è possibile mettere a profitto: la casa, il proprio tempo, le città.

Airbnb ha contribuito di fatto a trasformare le principali città del mondo in parchi a tema per turisti e resort per ricchi. Esperta di temi sociali, con una particolare attenzione verso le diseguaglianze e le politiche abitative, Sarah Gainsforth mostra in questo libro-inchiesta come questo potente strumento tecnologico abbia ricadute concrete e devastanti sul piano dello spazio urbano, dell’abitare e della vita nella città: da San Francisco a New York, da Lisbona a Roma, Bologna e Venezia, la turistizzazione delle città produce l’espulsione di residenti e attività a favore di un turismo di transito basato sul consumo, con il conseguente stravolgimento della vita sociale, economica, relazionale, affettiva che da sempre accompagna l’abitare metropolitano. La dimensione della comunità, del vicinato e della relazione scompare per lasciare posto a un capitalismo immobiliare e della rendita di nuovo tipo.

Ultimo titolo di comunità concrete, collana curata da Aldo Bonomi, Airbnb città merceracconta alcuni casi esemplari di questo processo e risponde alla retorica fasulla con dati reali, storie vere di origine e di resistenza. Centrali in questo percorso sono, infatti, i nuovi movimenti sociali che insorgono contro la gentrificazione digitale delle città, nella convinzione che per uscire da questa «saga della banalità, della superficialità e del consumo» sia necessario un cambio di prospettiva: non è un turismo sostenibile che renderà le città “vivibili”, ma la possibilità, per tutti, di abitare le città, inclusi i loro centri storici.

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Airbnb is today the main ‘success story’ of platform capitalism and neoliberal start-up ideology, a narrative according to which we all entrepreneurs. However, this rhetoric conceals the simple fact that platforms have found new ways to commodify more and more resources, expanding the sphere of profitable assets: our homes, our time, our cities.

Airbnb has contributed to transform the world’s major cities into theme parks for tourists and resort economies for the rich. In this book Sarah Gainsforth, an expert on social issues with a particular focus on inequalities and housing policies, investigates the concrete and devastating effects of this powerful technological tool on urban space, housing and city life. From San Francisco to New York, from Lisbon to Rome, Bologna and Venice, the touristification of cities is displacing residents and activities in favor of transit tourism and lifestyles based on consumption, disrupting the social, economic and relational fabric of cities worldwide. Communities, neighborhoods and relationships disappear in the wake of a new type of real estate-based capitalism.

Airbnb città merce, the latest title in Comunità Concrete, a series curated by Aldo Bonomi, portrays selected exemplary cases of this process and questions Airbnb’s fake rhetoric with real data, true stories of origin and resistance. Central to the book’s journey are, indeed, the new social movements rising up against the ‘digital gentrification’ of cities, in the belief that to end the ‘saga of superficial consumerism’ a change of perspective is needed: cities and city centers will become ‘liveable’ again not because of sustainable tourism, but thanks to the possibility for all to inhabit them.

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Sarah Gainsforth

Sarah Gainsforth è saggista e giornalista freelance, scrive di casa e abitare, di turismo e gentrificazione, di politiche abitative e di trasformazioni urbane. Collabora con Internazionale e Il Manifesto. Il suo ultimo libro è L’Italia Senza casa, Politiche abitative per non morire di rendita (Laterza, 2025). Vive e lavora tra Roma e Goriano Valli.