Gli equilibristi della povertà alle prese con gli sfratti

Una parete della camera da letto è verde. “L’abbiamo schiarita ma resta brutta”, scherza Giacomo Brocchetti, cuoco romano di quarant’anni. Nell’ingresso sono poggiate alcune scatole di cartone. Brocchetti e la compagna, Lea Lutzer, si stanno preparando per andarsene via di casa. “Il 20 gennaio 2020 ho lasciato il lavoro in un ristorante al Colosseo e ho fatto un mese di prova al Madeiterraneo, con la prospettiva di essere assunto”. Su una terrazza tra le cupole di Roma, il ristorante Madeiterraneo era frequentato da facoltosi turisti stranieri. Con uno chef stellato e dodici cuochi, contava quattrocento coperti al giorno. Brocchetti avrebbe guadagnato duemila euro al mese. “Finita la prova è scoppiata la pandemia e abbiamo dovuto chiudere tutto. I frigoriferi erano ancora pieni. E io non sono stato assunto”. Se non fosse stato per i risparmi della compagna, che lavora in un albergo ed è in cassa integrazione, dal marzo 2020 non avrebbero saputo come pagare l’affitto di 600 euro al mese.

Internazionale, 5 maggio 2021

https://www.internazionale.it/reportage/sarah-gainsforth/2021/05/05/sfratti-italia

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Sarah Gainsforth

Sarah Gainsforth è saggista e giornalista freelance, scrive di casa e abitare, di turismo e gentrificazione, di politiche abitative e di trasformazioni urbane. Collabora con Internazionale e Il Manifesto. Il suo ultimo libro è L’Italia Senza casa, Politiche abitative per non morire di rendita (Laterza, 2025). Vive e lavora tra Roma e Goriano Valli.