La #città, scriveva Edoardo Salzano, è diventata sempre di più una macchina – costruita nei secoli e pagata ancora oggi dalla collettività – usata per accrescere le ricchezze private. “Più o meno caotica, più o meno disordinata, più o meno inefficiente, ma sempre divoratrice di risorse, distruttrice di patrimoni, dissipatrice di energia e di terra, guastatrice di acqua e di aria. Una città che logora i legami sociali e accentua le diseguaglianze”. È la città della rendita, ed è invivibile. Ne ho parlato a Multi, il festival organizzato da @lucy.sullacultura e Slow Food, con Lucia Tozzi, Lorenzo Romito e Matteo De Giuli.
