a cura di A Sud, Fandango, 2024
Gentrificazione e crisi climatica

Gli interventi di rigenerazione urbana, la realizzazione di infrastrutture di trasporto, la creazione di isole pedonali, insomma tutti quegli interventi pubblici che migliorano lo spazio urbano, insieme all’organizzazione di eventi per accrescere l’attrattività della città, si traducono in un aumento dei valori immobiliari nelle zone interessate. L’intervento pubblico dunque genera valore, ma questo viene catturato dai proprietari delle case, che oggi preferiscono affittare a turisti piuttosto che a residenti. Ma la carenza di case in affitto e in vendita a prezzi accessibili sta generando una nuova questione abitativa che riguarda anche i ceti medi. La soluzione non è smettere di migliorare le città, ma avviare politiche abitative e fiscali per redistribuire la ricchezza generata dagli investimenti pubblici. Il problema è che la gentrificazione è spesso perseguita dalle stesse amministrazioni, che anziché migliorare le condizioni di vita della popolazione locale con politiche sul lavoro e sulla casa puntano a migliorare i quartieri con la sostituzione degli abitanti. Anche gli interventi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico e le scelte di mobilità di una parte della popolazione a questo legate potrebbero produrre processi di gentrificazione se non accompagnati da politiche mirate a evitare l’aumento delle disuguaglianze.
Ne ho scritto per il Glossario Ecologista, curato da A Sud, pubblicato da Fandango
