L’Italia senza casa
politiche abitative per non morire di rendita

Le città sono diventate inaccessibili per la famiglia media italiana. Le due forme più diffuse di accesso alla casa, la locazione e il mutuo, non funzionano più. O meglio: non funzionano più per chi ha bisogno di una casa da abitare. Il progressivo slittamento della casa da bene d’uso a investimento finanziario è alla radice dell’attuale crisi abitativa, che non riguarda soltanto la parte più povera della popolazione ma coinvolge direttamente i ceti medi. L’aumento del divario tra i salari e i costi abitativi e l’abbandono delle politiche abitative, in un contesto di precarizzazione del lavoro, di crescita del peso delle rendi- te immobiliari e di finanziarizzazione dell’economia, hanno fatto della casa uno strumento di accumulazione di benefici e svantaggi. Ma gli effetti della questione abitativa travalicano le bio- grafie personali, perché le dinamiche del mercato immobiliare influenzano le scelte localizzative di famiglie, lavoratori e imprese, la mobilità sociale e territoriale, la crescita dell’economia urbana e nazionale, oggi assorbita dalla rendita immobiliare. Se la città stessa diventa una merce, il suolo e il patrimonio residenziale pubblico moneta di scambio, oggi è necessario cambiare traiettoria, de-mercificando la casa. Le soluzioni per tornare ad abitare case e città esistono e sono anche a portata di mano.
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Recensioni
"La casa, spiega Gainsforth, da bene di prima necessità (e dunque diritto per tutti) si è trasformata in investimento finanziario (cioè privilegio per pochi)."
"Sarah Gainsforth: Mutuo o affitto? È uguale, non sono più sostenibili""
"L'Italia senza casa, lucido libro-denuncia uscito da Laterza"
"Il volume ricuce in modo certosino processi solo all’apparenza distanti, dalla costruzione di un Paese di proprietari, al valore dei suoli, dalla gestione urbanistica del territorio fino alla finanziarizzazione del mercato abitativo, inquadrando con precisione le tappe che hanno trasformato le politiche abitative italiane da “strumento di redistribuzione per molti (l’abitazione come diritto)” in “dispositivi di accumulazione per pochi (l’abitazione come merce e patrimonio)"
Sarah Gainsforth: «Il turismo? È un'industria che estrae ricchezza anziché produrla»
"Un'indagine minuziosa e un affresco potente dell'iniquità della condizione abitativa contemporanea nell'ex Belpaese"
"Tanto meno si risolve il problema, spiega Gainsforth, con la famosa rigenerazione urbana come fatta oggi, che altro non è che la valorizzazione immobiliare privata attraverso fondi pubblici".
"Nel suo libro L'Italia senza casa la ricercatrice sociale Sarah Gainsforth ricorda che in questo momento in Italia ci sono più case vuote (18% del totale) che non locate (11%), indice evidente di una totale inefficienza del mercato e di uno squilibrio strutturale".
"L’Italia senza casa di Sarah Gainsforth (2025 Editori Laterza, collana Tempi Nuovi) ricostruisce dettagliatamente come si è arrivati a questo punto. Partendo dal problema della casa l’autrice racconta in questo prezioso libro la trasformazione del modo di abitare, di lavorare e di vivere in Italia dal dopoguerra a oggi".
"Gainsforth sottolinea come il reddito derivato dal possesso di beni, chiamato rendita, sia diventato lo strumento prediletto di un’economia di speculazione che mira ad estrarre quanto più valore possibile dall’edificazione sul terreno o dalla proprietà immobiliare"
"Un libro di Sarah Gainsforth offre una riflessione urgente e necessaria sulla carenza di alloggi a prezzi accessibili. Un’emergenza sociale che approfondisce le disuguaglianze".
“Gainsforth è molto critica, ma intravvede strade nuove, che presuppongono una scelta politica di fondo. Si deve tornare all’affitto, abbandonando il mito della casa in proprietà (che tra l’altro non garantisce dal rischio povertà)"